Close
Hai domande?
Desidero iscrivermi alla Newsletter per rimanere informato su prossime attività ed eventi
Cliccando su Invia acconsento all'utilizzo dei miei dati secondo la Privacy Policy
Scopri Post, Articoli e Live di Ensitiv

Corpo fisico, mentale e energetico: la tripartizione dell'essere umano

Morte e Aldilà Anima Defunti e Entità Viaggi Astrali
CORPO FISICO, CORPO MENTALE, CORPO ENERGETICO

7 lettini, 7 cuscini, 7 sedie, 7 cieli, 7 corpi, 7 peccati… Ogni volta che parliamo di una suddivisione, soprattutto in campo metafisico, salta sempre fuori il numero 7. Voglio semplificare e parlare principalmente di una divisione digeribile anche ai profani delle tradizioni numerologiche. Parliamo di tre principali “corpi” costituiscono l’insieme del nostro essere. (Per i fenomeni che definiscono il mio modo di scrivere puerile e banale, parliamo invece di tre particolari frequenze che sommate nella loro capacità di espansione, costituiscono l’essere umano). Analizzeremo più avanti le varie tipologie, intanto vi accenno questa semplice suddivisione che è tangibile per chiunque:
-abbiamo un corpo fisico, inteso come insieme di organi, ossa e muscoli;
-una mente, risultato delle nostre esperienze, intelligenze e culture;
-un’anima o energia vitale o goccia divina che dimora tranquilla aspettando il suo momento.

Teoricamente potremmo anche dire che ogni essere ha un periodo dove la preponderanza di un corpo si manifesta in maniera più accentuata rispetto a un altro. In gioventù, il corpo fisico vanta il suo maggior splendore, manifesta il massimo vigore e la sua forza con la dominanza di istinti e sensazioni fisiche. Andando avanti con l’età, la razionalità e la saggezza prendono il sopravvento, il corpo fisico lascia così spazio al periodo del corpo mentale e, a rigor di logica, toccherebbe infine al corpo astrale che, rimasto imprigionato per tutta la vita, ha finalmente l’opportunità di esternare le proprie caratteristiche postmortem. I grandi maestri a-scesi in terra, obbietteranno che il corpo astrale è solo una delle tante manifestazioni dell’Anima, che l’astrale indica un range di frequenza legato molto al piano mentale e materiale, diranno anche che io non posso sapere quello che racconto perché visito solo il piano astrale ecc… E tante tante cose inutili. In parte hanno ragione, ma voglio rendere le cose semplici e dunque è doveroso filtrare il più possibile concetti che non sarebbero digeribili da chiunque. Torniamo alla nostra Anima che, finalmente, si libera dai vincoli del corpo e trascorre un periodo in una “Terra di Mezzo” in attesa di passare a uno stato più elevato di consapevolezza, una dimensione/frequenza che percepisce e comprende le verità divine. Quanto dura questo periodo? E’ soggettivo e dipende da diversi fattori: stato di consapevolezza raggiunto, tipo di morte subita, frequenza vibrazionale, accettazione della morte ecc.. In questo particolare stato, si definisce o meno il tormento di un’Anima fino all’istante in cui, alcuni dei fattori che ne determinano il periodo, varieranno a tal punto da consentire un nuovo processo. Di fatto, la Morte è un problema solo per i vivi, poiché il defunto comprende l’eternità del proprio essere e la sopravvivenza dei propri ricordi, nonostante l’abbandono del corpo. Immaginate che questa persona sia andata in un Paese lontano e, per una serie di strane coincidenze, non possa sia comunicare con voi. Quale sarebbe il vostro stato d’animo? Sareste veramente disperati? Il vostro caro è nel luogo che più gli piace; se ha condotto una vita serena sarà sereno, mentre sarà forse un po’ turbato se ha nociuto ad altri (ricordo che il giudizio non è compito mio). Proverà addirittura a comunicare con voi con tutto ciò a cui siamo abituati a dare nomi impropri, pur di non dover giustificare l’accaduto con l’intervento dei nostri cari: intuizione, colpi di fortuna, premonizioni, lungimiranza ecc.. Arriverà addirittura a spedirvi alcune lettere dove vi racconta cosa fa e vi dice che va tutto bene. Voi però, a causa dell’enorme quantità di pubblicità che trovate nella cassetta postale, avete rinunciato ad aprirla, e queste lettre non le leggerete mai! Non è un caso se ho usato il paragone della pubblicità, poiché proprio tutto l’insieme di fastidiosi e inutili messaggi che intasano la nostra mente ci impedisce di sentire che dentro la cassetta della posta c’è una lettera importante per noi. Giornate passate a lavoro davanti ai computer o alla Tv, imbottigliati nel traffico, smarriti dentro allo smog, ai pettegolezzi e a una montagna di spazzatura che ci toglie il contatto con la parte spirituale del nostro essere. Ovvio che con tutto questo rumore è impossibile sentire quel piccolo suono che è la voce del nostro caro. Come se qualcuno stesse cercando di parlarvi attraverso un muro spesso tre metri: non lo vedete, non lo sentite, ma questo non vuol dire che non ci sia. Le interazioni tra i due mondi, ovvero quello reale e quello astrale, sono continue, ma difficilmente percepibili, come due appartamenti di una stessa costruzione uno sopra l’altro dove, purtroppo, l’ingegnere ha dimenticato di mettere le scale. Quelli del piano terra (mondo reale) possono uscire e andare dove vogliono, mentre quelli del piano superiore (mondo astrale) vivono nel loro appartamento isolati dagli altri e cercando di comunicare con i vicini, sbattendo sul pavimento. Chi ha avuto l’esperienza di un viaggio fuori dal corpo potrebbe benissimo obbiettare: sarebbe infatti più logico dire che gli inquilini del piano inferiore sono quelli del mondo astrale, liberi di andare dove vogliono, e quelli del piano superiore sono le persone del mondo reale, imprigionati nella “materia”, ovvero le mura stesse. Il secondo esempio è sicuramente più calzante, ma il concetto di materia-prigione è molto filosofico ed io voglio rendere più semplici possibili le mie spiegazioni. Comunque sia, con il vostro primo “sdoppiamento” saprete dirmi quale esempio era più adatto all’esperienza.

Innamorati delle apparenze, dimenticate le sostanze.