[... ] Mi parlò di questa luce da cui si viene invasi quando si lascia il corpo con serenità, è la luce della conoscenza e della fraternità, mi disse. Tutto è vita, anche ciò che credevamo inanimato è in realtà vivo e intelligente, poiché vivo è l’atomo che compone ogni cosa. In pochi attimi stavo recependo un flusso di informazioni incontenibile e di cui farne un prezioso tesoro nella memoria. Mi sembrò di chiedergli qualcosa del tipo : “ Ma sei venuto direttamente qui ? O ti hanno portato direttamente qui “ . Qui un punto è un Universo e l’ Universo un punto, non ha storia quello che mi chiedi. Perfetto, mi ero preso un rimprovero anche in Astrale e potevo ritenermi soddisfatto, ma proseguii chiedendo: “ sei già tornato sulla Terra e ti ricorderai chi eri ? “. Questa mi sembrava una richiesta intelligente, ma anche qui la risposta che percepii dimostrava tutte le inesattezze delle mie domande. “ Contemporaneità “. “ Tele vecchie per quadri nuovi, vuoi che dalle pennellate bianche si scorgano gli antichi colori? “ Le righe sulle foglie costringono l’opera.” Foglie , opera devo assolutamente scrivere.. e in un attimo mi ritrovai a cercare la penna sul mio comodino senza aver avuto il tempo di salutare S.
Presi appunti abbastanza facilmente, anche perché le uscite pomeridiane sono le più redditizie per queste cose, non dovendo affrontare la cancellazione notturna di queste favolose esperienze. Giustamente parlare di un luogo specifico come un “ qui “ in una dimensione dove lo spazio non esiste è decisamente inopportuno, ma a mia discolpa cercai di giustificarmi con me stesso convincendomi che il mio qui, non era riferito alla collinetta, ma all’aldilà. La giustificazione resse poco. La seconda domanda mi interessava più della prima e la risposta era molto filosofica e plateale il che faceva parte del suo stile e del suo modo di essere anche in vita. Contemporaneità : non esistendo il fattore tempo, possiamo dire per assurdo che in seguito all’evento Morte, il resto avviene tutto in modo contemporaneo e., di fatto, presente, passato e futuro coincidono. Molto bella anche la risposta alla domanda sull’ipotetica reincarnazione; siamo tele vecchie su cui viene data una pennellata di bianco e si inizia un nuovo quadro senza ovviamente desiderare che da sotto la tela ridipinta di bianco, si affaccino ( i ricordi ) colori della vecchia opera. Le righe sulle foglie costringono l’opera, forse una comprensione errata della parola foglie, poiché sembrerebbe più adatto foglio, ma si comprende benissimo anche in questo modo. “ Quando le linee che hanno guidato un vecchio disegno, ricompaiono su un foglio bianco, si è costretti a sfruttarle nel nuovo disegno a tal punto da non poterlo più fare in modo libero” che, tradotto nei termini della nostra ricerca e della mia domanda vorrebbe dire : se un ricordo di una vecchia esperienza di vita ricompare in quella nuova, tende a condizionarla senza che si possa esprimere liberamente nella sua nuova esistenza.... [ ... ]
Da "Nella Mente di un Defunto"
Presi appunti abbastanza facilmente, anche perché le uscite pomeridiane sono le più redditizie per queste cose, non dovendo affrontare la cancellazione notturna di queste favolose esperienze. Giustamente parlare di un luogo specifico come un “ qui “ in una dimensione dove lo spazio non esiste è decisamente inopportuno, ma a mia discolpa cercai di giustificarmi con me stesso convincendomi che il mio qui, non era riferito alla collinetta, ma all’aldilà. La giustificazione resse poco. La seconda domanda mi interessava più della prima e la risposta era molto filosofica e plateale il che faceva parte del suo stile e del suo modo di essere anche in vita. Contemporaneità : non esistendo il fattore tempo, possiamo dire per assurdo che in seguito all’evento Morte, il resto avviene tutto in modo contemporaneo e., di fatto, presente, passato e futuro coincidono. Molto bella anche la risposta alla domanda sull’ipotetica reincarnazione; siamo tele vecchie su cui viene data una pennellata di bianco e si inizia un nuovo quadro senza ovviamente desiderare che da sotto la tela ridipinta di bianco, si affaccino ( i ricordi ) colori della vecchia opera. Le righe sulle foglie costringono l’opera, forse una comprensione errata della parola foglie, poiché sembrerebbe più adatto foglio, ma si comprende benissimo anche in questo modo. “ Quando le linee che hanno guidato un vecchio disegno, ricompaiono su un foglio bianco, si è costretti a sfruttarle nel nuovo disegno a tal punto da non poterlo più fare in modo libero” che, tradotto nei termini della nostra ricerca e della mia domanda vorrebbe dire : se un ricordo di una vecchia esperienza di vita ricompare in quella nuova, tende a condizionarla senza che si possa esprimere liberamente nella sua nuova esistenza.... [ ... ]
Da "Nella Mente di un Defunto"