Viaggio di ricerca:
Mi sdraio sul letto nel primo pomeriggio, devo cercare una persona scomparsa ormai da diverso tempo. Mi rilasso e mi concentro sulla voglia di sollevarmi.
- Nessun pensiero prima dell'uscita, altrimenti avrei condizionato l'esperienza.
- Esco e appena fuori dal corpo inizio a chiamare il soggetto. Trovo alcuni tipi a cui chiedo informazioni, non so chi siano, ma uno in particolare mi risponde in modo quasi scocciato, come se avessi toccato un argomento scomodo. Vengo proiettato in un edificio, molto asettico, lineare, privo di riferimenti concreti, ma trovo una signora che mi da informazioni importanti. A parte ciò, gli elementi da considerare sono :
- Attesa delle vibrazioni senza obbiettivi prima dell'uscita. L'unico punto su cui focalizzare l'attenzione è il corpo astrale fuori dal corpo fisico. Qualora decidessi di programmare una metà prima dello sdoppiamento, la mia mente inizierebbe già a dettare i parametri delle visualizzazioni, rendendo meno spontanea l'eventuale uscita dal corpo e l'esperienza astrale.
- Mi muovo in virtù di obbiettivi e non di spostamenti, altrimenti il viaggio diventerebbe lento e faticoso.
- Cerco di non contaminare con pensieri ed elaborazioni ciò che vedo e ciò che percepisco, nel caso in cui iniziassi a credere possibile o meno un evento, questo perderebbe la propria natura restituendo l'egemonia all'elaborazione mentale. - Un bravo Viaggiatore Astrale, rimane in attesa di ricevere informazioni rimandando al risveglio tutte le eventuali considerazioni.
- Al rientro PRENDO APPUNTI. Non devo mai illudermi di ricordare tutti i dettagli al risveglio mattutino.
- Studio gli elementi del Viaggio evidenziando quelli ricevuti in modo spontaneo ed eliminando quelli che sicuramente sono frutto dei mie pensieri.
Mi sdraio sul letto nel primo pomeriggio, devo cercare una persona scomparsa ormai da diverso tempo. Mi rilasso e mi concentro sulla voglia di sollevarmi.
- Nessun pensiero prima dell'uscita, altrimenti avrei condizionato l'esperienza.
- Esco e appena fuori dal corpo inizio a chiamare il soggetto. Trovo alcuni tipi a cui chiedo informazioni, non so chi siano, ma uno in particolare mi risponde in modo quasi scocciato, come se avessi toccato un argomento scomodo. Vengo proiettato in un edificio, molto asettico, lineare, privo di riferimenti concreti, ma trovo una signora che mi da informazioni importanti. A parte ciò, gli elementi da considerare sono :
- Attesa delle vibrazioni senza obbiettivi prima dell'uscita. L'unico punto su cui focalizzare l'attenzione è il corpo astrale fuori dal corpo fisico. Qualora decidessi di programmare una metà prima dello sdoppiamento, la mia mente inizierebbe già a dettare i parametri delle visualizzazioni, rendendo meno spontanea l'eventuale uscita dal corpo e l'esperienza astrale.
- Mi muovo in virtù di obbiettivi e non di spostamenti, altrimenti il viaggio diventerebbe lento e faticoso.
- Cerco di non contaminare con pensieri ed elaborazioni ciò che vedo e ciò che percepisco, nel caso in cui iniziassi a credere possibile o meno un evento, questo perderebbe la propria natura restituendo l'egemonia all'elaborazione mentale. - Un bravo Viaggiatore Astrale, rimane in attesa di ricevere informazioni rimandando al risveglio tutte le eventuali considerazioni.
- Al rientro PRENDO APPUNTI. Non devo mai illudermi di ricordare tutti i dettagli al risveglio mattutino.
- Studio gli elementi del Viaggio evidenziando quelli ricevuti in modo spontaneo ed eliminando quelli che sicuramente sono frutto dei mie pensieri.