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La Codifica delle Esperienze Trascendentali: Comprendere il Processo Soggettivo nelle Visioni Esoteriche

LA CODIFICA DIMENTICATA

Il più grande errore del “ramo esoterico” che si avvale di esperienze trascendentali, è ed è stato quello di non prendere in considerazione la soggettività del “processo codifica”.

Codificare vuol dire elaborare informazioni in base ad un sistema di convenzioni o strutture create dalla nostra mente, sia nella parte conscia che inconscia. Dunque ogni forma percettiva, ogni sensazione, ogni emozione, viene tradotta con una serie di immagini che subiscono una forte manipolazione ed intrusione mentale.

È fondamentale comprendere questo meccanismo, soprattutto quando andiamo ad affrontare o interpretare le varie forme di canalizzazioni, letture di registri e pagelle, viaggi astrali, ipnosi ecc..ecc..

Tutto ciò che vedo e sento è basato da un rapporto intrigato tra percezione e codifica, talmente inquinato da ciò che siamo, pensiamo e desideriamo, da rendere impura ogni informazione.

Ecco come spuntano le ali ad entità con frequenza più alta della nostra o le dentature vampiresche, se entriamo in contatto con entità a bassa frequenza. Visioni paradisiache quando stiamo bene, o infernali se percepiamo disagio e sofferenza.

Ogni “dimensione energetica”, è il risultato di ciò che pensiamo o desideriamo vedere.

Se proprio volessimo dare la massima oggettività ai piani extra materiali, sarebbe opportuno considerarli come un grande reticolo di connessioni in cui si sviluppano potenziali immagini.

Demoni ornati di corna enormi, giardini irradiati da luci stratosferiche, cliniche, contenitori, astronavi, catene, o grandi maestri che ci guidano senza patente, sono tutto frutto della codifica che abbiamo dato nel momento in cui siamo entrati in contatto con questa forma di energia.

ATTENZIONE!! Non sto dicendo che non esistono, ma sto dicendo che quello che appare come Angelo a Tizio, può apparire come Demone a Caio. Perché? Perché la frequenza di Tizio è diversa da quella di Caio ed è diverso anche il sistema di codifica.

Anche il Viaggio Astrale funziona in questo modo: percepisco, questa percezione mi crea un’emozione, questa emozione/percezione viene codificata creando immagini.

Nella dimensione “reale” il sistema è speculare: vedo, mi emoziono, percepisco.

È opportuno capire questi meccanismi per non cadere nell’errore “dell’assolutismo”, ed è necessario arricchirsi di esperienze PERSONALI che manifestino il nostro sistema di codifica, al fine di aiutarci in una vera e funzionale evoluzione spirituale.
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