Ti sono corso festosamente dietro credendo che fosse un gioco, ho ricercato il tuo odore tra mille sconosciuti e a testa bassa, naso a terra ho annusato l’asfalto per scoprire dove ti eri nascosto. Anche se questo posto non l’ho mai visto, so che è un gioco, so che tra poco uscirai da quel nascondiglio e allargherai le braccia perché possa correrti incontro come facevamo quando ero cucciolo. Naso a terra, non alzo la testa, ti sento , il tuo odore è ancora forte nelle mie narici e so che a breve scoprirò il tuo nascondiglio. L’asfalto brucia sotto le mie zampe e ho tanta sete, ma so che a breve arriverai con una bella ciotola di acqua fresca e con le carezze che più mi piacciono. Naso a terra corro, corro e presto vedrò la tua auto e sentirò l’odore della mia coperta, quella dove ho lasciato la pallina da tennis con cui tanto abbiamo giocato insieme. Le zampe mi fanno male, il caldo mi fa svenire, ma naso a terra e orecchi attente non perdo il tuo richiamo. Mi sfrecciano le auto accanto, il frastuono mi disorienta e ho tanta paura, ma non stacco il mio naso da terra e ti cerco ancora. Cosa ho fatto? Ora so che arrabbierai, ho causato io questo colpo, questo rumore? Sento tanto male, qualcosa mi ha spinto lontano, qualcosa mi ha colpito, non arrabbiarti se non riesco più a cercarti. Non riesco a muovermi, il respiro è debole e sento mancarmi le forze ; non arrabbiarti se sono stato sbadato, non negarmi un piccolo posto sul divano. Vieni a prendermi, mettimi sulla mia coperta, fammi annusare la mia pallina, riempimi la ciotola di acqua fresca… Perdonami, non l’ho fatto apposta non volevo, non ho visto… Avevo il naso a terra. Ho sonno, gli occhi mi si chiudono, c’è gente che parla intorno a me, ma non riconosco la tua voce. Vedo come un sogno la tua mano accarezzarmi, il tuo sorriso felice quando ci siamo incontrati per la prima volta e, anche se ultimamente mi hai lasciato un po’ più solo, non dimentico quelle ricche ciotole di cibo che mi porgevi chiamandomi cucciolone. Non vedo più nulla intorno a me, sento il profumo di un prato verde, sento tante voci lontane, lontane, qualcuno mi grida contro, qualcuno è arrabbiato, vorrei scappare dentro la mia cuccia, ma l’odore del prato si fa più forte e ho voglia di correrci dentro.. Qualcuno grida, qualcuno è arrabbiato, mi buttano una coperta addosso, ma non è la mia, non vedo più nulla, non volevo, perdonami… Questo prato profuma, tranquillo, riparto e ti cerco.. Naso a terra.