Io Sono Camy: Perché il Silenzio È Complicità — Omaggio a Camilla Canepa
Io sono Camy e nessuno ha versato lacrime di giustizia per la mia morte!
Si elogiano scheletri viventi che percorrono le marce vie dell’opportunismo; si sprecano parole e lettere sui feretri di mercenari e imbonitori; si accolgono le sentenze e i consigli di camici macchiati che sibilano da un pulpito fatto di cadaveri…
Io sono Camy e nessuno ha versato lacrime di giustizia per la mia morte!
Nessuno ha combattuto per fermare il massacro, nessuno inonda il mondo con parole di sdegno e di verità!
Nell’ago ho trovato la mia morte, ma non quelle punte che bucano un disagio riempiendo il vuoto di estasi e dipendenza..
La mia estasi è stata la speranza, la mia dipendenza la fiducia, le voci intorno alla mia fine, solo ipocrite e meschine!
“Era malata; Aveva già problemi; Chissà con cosa ha fatto reazione; Era allergica; Non è mai successo; Aveva una malformazione..”
Canti di inutili parole e copioni recitati da Cerbero e Caronte!
..E lacrime e parole si spendono sui feretri di viltà e putrefazione!
Dove sono le battaglie in mio nome? Dove sono i lunghi appelli affinché la mia morte non abbia ancora eguali?
Io sono Camy e tutto tace intorno al mio omicidio!
Si spolverano cassetti antichi di morti già vissute, ognuno si esprime, ognuno vuol parlare di anime già sulla via del ritorno!
Si muovono i riflettori su omidi atroci, su storie orride di sangue e Chiesa, ma nessuno narra la mia storia!
Io sono Camy e avevo sogni, ambizioni, desideri! Splendevo di gioventù e bellezza, sorridevo al mondo e agli sguardi innamorati di chi mi amava. Ho compiuto il “mio atto di amore”, ho seguito le regole imposte, consigliate, pubblicizzate e sponsorizzate dai miei idoli e dal mio Paese.
La morte è dietro l’ago del tanto ego di chi non vuole ammettere!
Di chi nasconde, di chi giustifica, di chi perseguita, di chi calpesta, di chi compra, di chi ancora consegna la propria fiducia ai complici!
Di cosa sono morta?
Della vostra indifferenza, della vostra paura, della vostra incapacità di distruggere i complici di questi omicidi!
Mi uccidi, mi uccidi ancora, continue ferite alla mia anima giungono dai botteghini dei concerti, dalle sale dei cinema, da gli occhi puntati sugli schermi dove si alternano i servi propinatori di micidiali veleni!
E tu, che hai scritto addi e commemorazioni di personaggi metastasi del mondo, non hai lasciato un cuore alla mia tomba!
Io sono l’eccezione, l’evento sfortunato, il caso isolato, il sacrificabile… Così urlano gli assassini, così si giustificano i complici..
Io sono Camy e i miei sogni sono gli stessi dei bambini che porti nell’ago della morte!
Chi non parla per me, chi non combatte per me, chi non sposa la mia causa, dovrebbe solo rimanere nel silenzio della propria vergogna!
“Mai più Aghi, solo Laghi!”
Questo è il motto da scrivere sulle bacheche, questa è la frase di chi sa chi sono!